Il Grano

L’impatto che il frumento ha avuto nella storia dei popoli è scritto in una serie di avvenimenti riconducibili innanzitutto alla necessità  di soddisfare i bisogni alimentari delle popolazioni attraverso i millenni. Nessun’altra pianta, come il frumento, ha influenzato la storia dell’uomo, dal neolitico in poi. I derivati del frumento sono alla base della dieta mediterranea, soprattutto pane e pasta, emblema della cucina italiana.
Sembra che il progenitore dell’attuale grano sia stato il triticum monococcum, un grano dalla spiga piccola e con uno scarsissimo contenuto di glutine, parente del farro.
Da questo si è passati al triticum dicoccum con spighe più grandi e quindi più redditizio,  per poi arrivare alle due varietà  di grano tenero e duro.
Dal grano tenero si ottiene la farina bianca destinata alla produzione di pane, dolci e prodotti lievitati. Essa si differenzia dal grado di raffinatura che, dopo la macinatura, il mugnaio esegue con il processo detto “setacciamento”.
Il grano duro, invece, è quel tipo di frumento chiamato”Triticum Durum” dalla cui macinazione si ottiene la semola di grano duro. Anche questa può essere più o meno raffinata, da qui i due tipi: “semola”, è  di colore giallo più intenso e granulosità  più grossolana, e”semola rimacinata”, più raffinata in quanto sottoposta a più passaggi di setacciatura durante la fase di macinatura.

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