Noi italiani, come è noto, apprezziamo la buona cucina. Amiamo, infatti, sia cucinare che stare a tavola. Ci dilunghiamo volentieri a conversare mentre gustiamo le nostre indiscusse prelibatezze culinarie.
Essendo la nostra penisola luogo dove vari popoli e culture si sono intrecciate ed integrate, la nostra cucina ne ha rispecchiato i differenti sapori, diventando così  ricca, varia e saporita.
Dal sud al nord dello “stivale” si alternano tante diverse cucine regionali, ognuna con le sue peculiarità . Carne, pesce, verdure e dolci, ma a farne da regina: la pasta.
Già  7000 anni fa, raccontano antiche fonti, che l’uomo abbandonando la vita nomade e dedicandosi ad una vita più stanziale, inizia a lavorare la terra, scopre il grano ed inizia a coltivavarlo. Lo macina e da questo ne ricava la farina e scopre il grano, lo coltiva ed impara a macinarlo, ricavandone farina. Scopre che mescolandola con l’acqua ottiene un impasto che spiana e cuoce sulle pietre roventi.
Già  nell’antica Roma, Cicerone e Orazio narrano nelle loro opere quanto i romani erano golosi “lagana”, strisce di pasta sottile fatte con farina ed acqua, da cui derivano le nostre lasagne.
Le leggende raccontano che nel lontano 1292 Marco Polo, di ritorno dalla Cina, ci abbia portato a conoscenza degli spaghetti. Questa storia non è suffragata da prove certe, anzi, molti documenti scritti mostrano che la pasta era già  presente in Sud Italia ancora prima della nascita del famoso navigatore. Molto probabilmente sono gli arabi che introducono la pasta nella cucina italiana intorno all’anno 1000. Infatti, in uno scritto che risale al 1154, il geografo arabo Al-Idrin parla di un “cibo di farina in forma di fili” chiamato triyah che si confezionava in Sicilia a Trabì, vicino Palermo.
Da allora, fino al 1700, la pasta entra e si radica nella cultura alimentare italiana anche se, nonostante le varie forme, si chiama tutta: maccheroni. Solo nella seconda metà  del 1700, i napoletani si appropriano di questa denominazione per indicare le loro paste lunghe trafilate.
Con il passare del tempo la pasta si diffonde ulteriormente in tutta Italia, creando nuovi formati e gustosi condimenti che caratterizzano le differenti regioni del nostro “Bel Paese”, rendendola così, l’alimento più apprezzato e famoso al mondo.
Le selezione della materia prima, oltre il processo produttivo, per noi è la base di partenza e valore imprescindibile per dar vita ad un’ottima pasta.

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